“La mostra di Bill Viola, rassegna delle sue prime opere di video arte, ci offre la rara occasione di trasformare un’esperienza estetica in un esperimento sul significato. Il Teatro degli Artisti infatti persegue da tempo un progetto di intelligibilità dell’arte contemporanea, per sua natura trasgressiva di ogni forma espressiva e semantica, ma anche delle limitazioni del medium, della cornice, del luoghi privati e pubblici della sua manifestazione.” (Bussare alla porta degli angeli, Paolo Fabbri 2011).

Il progetto di allestimento di 10 opere video single channel di Bill Viola ha avuto la fortuna di interpretare e contenere in forme semplici ed essenziali i dieci video di inestimabile bellezza e poeticità e di svelarli al pubblico attraverso un percorso modulato. Entrando nella galleria i monitor e gli schermi non si percepivano, ma erano quasi nascosti alla vista. Il visitatore era invece accolto in un piccolo spazio libero e molto luminoso dove si faceva conoscenza dell’artista, del suo volto e del suo profilo biografico.

Poi, grazie ad un pannello inclinato il visitatore veniva quasi costretto verso un percorso predefinito che conduceva lentamente a svelare le diverse postazioni video. La prima, la più grande, formata da uno schermo retroproiettato di ampie dimensione, si è posizionata a ridosso della doppia altezza della piccola galleria, cercando proprio nella spazialità dilatata la sua dimensione piena. Le altre due postazioni sono state allestite in due piccole stanze, su video box di dimensioni ridotte realizzati a appositamente per contenere dei monitor. I video, sincronizzati con il sonoro – realizzato dallo stesso artista – venivano riproposti a loop nelle varie sale.