TEATRO VACCAJ RESTAURO E COMPLETO RECUPERO FUNZIONALE

Archisal Tolentino Vaccaj 4

TEATRO VACCAJ RESTAURO E COMPLETO RECUPERO FUNZIONALE

COLOPHON

Progettazione architettonica:

Archisal Studio Salmoni Architetti Associati

Arch. Vittorio Salmoni,

Arch. Giovanna Salmoni

Progettazione strutturale:

Ing. Luca Piermattei

Progettazione impiantistica:

Ing. Bruno Roccheggiani,

Ing. Giovanni Matteo Massa

Ing. Roberto Gambelli

Progettazione restauro e ripristino apparati: 

Arch. Massimo Fiori

Consulenza acustica: 

Prof. M. Higini Arau

DETTAGLI

Luogo:

Tolentino (MC)

Committente: 

Crucianelli Rest. Edil S.r.l. – Tolentino (MC)

Anno di redazione:

2010

Anno di Realizzazione:

2018

Tutela:

D.Lgs. 42/04 art.21 (Vincolo ministeriale del 05/12/1969)

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Rappresentativo tra le più significative strutture culturali ed architettoniche del tardo Settecento marchigiano, il Teatro Nicola Vaccaj di Tolentino si contraddistingue per l’equilibrio dei volumi e le linee sobrie ed armoniose dalla facciata. Avviato a seguito dell’incendio che ha colpito l’edificio nel 2008, il progetto di restauro ha perseguito il completo recupero dell’episodio, nel pieno rispetto dell’organismo architettonico originario e nella tutela del raffinato apparato decorativo, cogliendo l’occasione di concepire un ammodernamento della macchina teatrale congruentemente con la modernità in termini funzionali, spaziali e tecnologici. Gli elementi salienti della progettazione hanno interessato il restauro e il ripristino del corpo storico del teatro; l’innalzamento della torre scenica secondo una proporzione “classica”; la ridefinizione degli accessi e l’adeguamento dei collegamenti verticali, in conformità alle normative di sicurezza con conseguente abbattimento delle barriere architettoniche; la realizzazione di un nuovo impalcato di platea amovibile integrato alle predisposizioni impiantistiche; la ridefinizione del corpo camerini e quello del bar-uffici-foyer. Altrettanta attenzione è stata riservata agli arredi e al ripristino di tutti i sistemi voltati, degli affreschi, degli apparati decorativi e di tutte le opere di finitura, concepiti non come intervento a sé stante ma operazione integrata, interagente e talvolta condizionante delle scelte tecniche ticali.

Restauro di una villa settecentesca

Archisal Terni Villa Setacci COPERT

Restauro di una villa settecentesca

COLOPHON

Progetto architettonico:

ARCHISAL Studio Salmoni Architetti 

Associati

Arch. Giovanna Salmoni 

Arch. Paolo Alocco

Progettazione strutturale:

ing. Luca Piermattei

Progettazione impiantistica:

Cesaretti Engineering S.r.l.

Agronomo:

Dott. Agr. Francesco Longari

Geologo:

Dott. Luca Latella

Impresa:

Flamini geom. Giuseppe

Realizzazione piscina:

Oasi piscine

DETTAGLI

Luogo: 

Terni

Committente: 

Privato

Anno di redazione: 

2017/2018

Anno di Realizzazione: 

2018/2020

Tutela: 

D.Lgs. 42/04 art.10

(Provvedimento ministero

Istruzione Pubblica 23/07/1913)

e D.Lgs. 42/04 art. 136

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Il complesso architettonico costituito da tre distinti edifici, è posto sul versante sud della fascia montuosa che sovrasta il comune di Terni. Data la conformazione morfologica della proprietà, il complesso architettonico si sviluppa su diversi terrazzamenti, di cui la villa nobiliare costituisce il fulcro centrale ed, affianco ad essa, due fabbricati rurali, con copertura a padiglione. Grandi muri in pietra avvolgono gli edifici e separano i terreni coltivati dalle pertinenze delle unità edilizie. 

La sua costruzione si deve ad un aristocratico di Todi, che intorno alla seconda metà del 1600 edificò l’immobile con funzione di “casa di villeggiatura” e di presidio della vasta estensione agraria coltivata ad uliveto. Intorno al 1740 la villa passò alla famiglia Canale, che ampliò e impreziosì la villa con sale di rappresentanza e saloni di ricevimento, creando una vera e propria cittadella nobiliare di campagna. Sin dall’epoca della prima costruzione la villa era dotata di una cappella. Il progetto di restauro ha inteso rispettare in pieno la spazialità dei volumi così come il prezioso apparato decorativo interno, costituito da colori tenui delle pareti contrapposti a cassettoni lignei colorati o ancora a stanze completamente affrescate a trompe l’oeil.

Nell’area di pertinenza della villa, riparata dai muri e dai terrazzamenti in pietra, è stata realizzata una piscina. L’andamento della vasca riprende lo sviluppo longitudinale dell’impianto generale, mentre le forme morbide ed il colore caldo della pietra della pavimentazione creano un profondo legame con il paesaggio.

Intervento di ristrutturazione con ampliamento Di un ex edificio…

Archisal- Ristrutturazione casa OK COPERT

Ristrutturazione edilizia ampliamento e cambio d’uso di edificio residenziale

COLOPHON

Progetto Architettonico:

ARCHISAL Studio Salmoni Architetti

Associati

Arch. Vittorio Salmoni

Arch. Paolo Alocco

Geom. Alfredo Filippetti

Collaboratore strutturale:

Ing. Giuseppe Lucarini

DETTAGLI

Luogo: 

Candia (AN)


Committente: 

Privato


Anno di approvazione: 2017


Anno di realizzazione: 2017-2019

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Il seguente immobile presenta caratteristiche tipiche dell’architettura moderna: una struttura in cemento armato dallo sviluppo planimetrico su due piani, copertura piana e corte verde privata. Allo stato attuale, le finiture esterne ed alcune sistemazioni esterne del lato valle versavano in condizioni mediocri.

L’intervento che si è scelto di compiere consiste in una ristrutturazione edilizia con ampliamento e cambio di destinazione d’uso, concentrato al piano sottostrada del fabbricato. La combinazione degli interventi ha permesso la realizzazione di due nuove unità immobiliari, ottenendo così tre appartamenti distinti: uno al piano terra e due al piano sottostrada.
Al piano terra gli interventi edilizi si sono limitati alla parziale ridistribuzione interna e alla sostituzione della finestra del soggiorno con una portafinestra, che permette l’accesso alla terrazza di progetto con vista sulla città di Ancona.

Per quanto riguarda la sistemazione esterna, si è scelto di realizzare una pavimentazione alla base dei nuovi volumi.
Il piano sottostrada è stato oggetto di ampliamento e cambio d’uso da garage-magazzino a residenziale. La nuova costruzione si articola in due corpi distinti, che individuano le due nuove unità abitative indipendenti di circa 100 mq ciascuna. I nuovi volumi sono stati sviluppati sul lato a valle dell’ampia area verde di pertinenza, parzialmente pavimentata, per creare spazi esterni a servizio di ogni unità immobiliare.

Intervento di restauro di edificio residenziale in muratura a…

ARCHISAL - L_Aquila Roio OK COPERT

Intervento di restauro di edificio residenziale in muratura a l’Aquila

Progetto per il ripristino dell’agibilita’ con miglioramento sismico in seguito al sisma del 06/04/2009

COLOPHON

Progetto architettonico:

ARCHISAL Studio Salmoni Architetti

Associati

Arch. Vittorio Salmoni

Arch. Giovanna Salmoni

Geom. Alfredo Filippetti

Arch. Cristina Busca

Progetto strutturale:

HP ENGINEERING S.r.l.

Ing. Maria Pia Guerrini

Ing. Alberto Fattori

Ing. Pierluigi Maria Panzini

Ing. Alessandro Ciarrocchi

DETTAGLI

Luogo: 

L’Aquila (AQ)


Committente: 

Privato


Anno inizio lavori: 

2015


Anno fine lavori: 

2017

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L’edificio a destinazione residenziale si presenta come due volumi adiacenti di uguale altezza, essendo stati cancellati o nascosti i segni e le tracce delle varie sovrapposizioni. Il prospetto sud è riccamente decorato con cornici in stucco a dente di sega ad onda quadrata e marcapiano; le balaustre in calcestruzzo arricchiscono notevolmente la facciata. Il prospetto nord invece, risulta molto compromesso dalle pesanti modifiche avvenute soprattutto nella seconda metà del XX secolo e presenta intonaco a calce con aperture incorniciate da semplici cornici in stucco con assenza di decorazioni.
A seguito del sisma di aprile 2009 l’aggregato ha subito vari danni, soprattutto nelle murature e le volte; Quest’ultime sono per lo più crollate.

Il progetto di ripristino dell’agibilità ha previsto il consolidamento della muratura attraverso interventi puntuali di cuci e scuci e l’applicazione di intonaco armato sia internamente che esternamente, nonché l’ispessimento di muri interni con funzione portante. Per quanto riguarda gli orizzontamenti sono state consolidate le volte in mattoni ancora in piedi ed i solai in ferro e laterizio con connettori e rete elettrosaldata. Le volte in foglio crollate sono state ricostruite mantenendo la loro forma originaria. Tutti gli apparati decorativi, dove necessariamente demoliti, sono stati ricostruiti nella loro forma e materiale, mentre le pavimentazioni di pregio sono state conservate e ripristinate.

Restauro di Palazzo Merlini

Archisal- Senigallia Palazzo Merlini COPERT

Restauro di Palazzo Merlini

Intervento di restauro di un palazzo nobiliare della seconda metà del XVIII secolo

COLOPHON

Progetto architettonico:

ARCHISAL Studio Salmoni Architetti

Associati

Arch. Giovanna Salmoni

Arch. Paolo Alocco

Prof. Arch. Pippo Ciorra

Progetto strutturale:

Ing. Luca Piermattei

DETTAGLI

Luogo: 

Senigallia (AN)

Committente: 

privato

Anno di redazione: 

2012-2013

Anno di realizzazione: 

2013-2016

RASSEGNA STAMPA

Mappe 8 – Settecento

contemporaneo a Senigallia

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Palazzo Merlini è un pregevole esempio di palazzo nobiliare settecentesco, edificato nel cuore di Senigallia nella seconda metà del XVIII secolo, per la residenza dei Conti Merlini. Il Palazzo compare per la prima volta nelle carte storiche nel Catasto Pontificio del 1817-18 come edificio rettangolare a corte centrale con un’area verde nella parte retrostante, così da occupare l’intero isolato del nuovo tessuto edilizio. Il cortile interno e la scala monumentale, che si sviluppa attorno ad uno spazio vuoto a tutta altezza, conformano l’intero edificio. Il prospetto principale, in stile neoclassico, è costituito dalla sovrapposizione di tre ordini di aperture delimitati da un doppio ordine di lesene giganti e simmetriche rispetto al portone d’ingresso costituente l’asse centrale di tutto l’organismo.

Gli ambienti del piano nobile, decorati con preziosi affreschi, sono di forma quadrangolare e sono collegati visivamente tra loro attraverso una infilata di porte. Quasi completamente abbandonato nella seconda metà del novecento, il palazzo non ha subìto grandi manomissioni. Il progetto di restauro dell’immobile ha previsto un intervento diversificato a seconda dei vari livelli di conservazione degli ambienti. Al piano terra sono stati ricavati due locali commerciali e diverse unità abitative. Il piano primo, costituito originariamente da due ampi appartamenti, è stato suddiviso in cinque unità abitative, mentre sono state confermate le unità dell’ultimo piano. Massima cura è stata rivolta alla conservazione della spazialità interna, attraverso il mantenimento degli assi visivi definiti dalla sequenza delle stanze, delle porte e dei corridoi con volte a crociera, oltre alla conservare tutti gli elementi architettonici e degli affreschi presenti nelle sale, attraverso l’introduzione di nuovi spazi autonomi ed indipendenti rispetto alla scatola muraria originale. Il giardino interno ha offerto l’occasione di introdurre un elemento architettonico contemporaneo, attraverso un taglio nel corpo volumetrico dell’edificio: il vuoto creato lascia così spazio ad un patio con vetrate in ferro.

Intervento di ristrutturazione con ampliamento di un ex edificio…

Archisal- Ristrutturazione edificio colonico OK COPERT

Intervento di ristrutturazione con ampliamento
Di un ex edificio colonico e piscina

Un’eredità recuperata

COLOPHON

Progetto architettonico:

ARCHISAL Studio Salmoni Architetti

Associati

Arch. Vittorio Salmoni

Arch. Giovanna Salmoni

Progettazione strutturale:

Ing. Giuseppe Lucarini

Progettazione impiantistica:

INGENIO S.r.l._Società di ingegneria

Studio geologico-geotecnico:

Geol. Piergiacomo Beer 

IMPRESA Crucianelli Rest Edile S.r.l.

DETTAGLI

Luogo: 

Sirolo (AN)

Committente: 

Privato

Anno di redazione: 

2011

Anno di Realizzazione: 

2011-2016

Tutela: 

D.Lgs. 42/04 art.142 Legge

quadro sulle aree protette –

Leg. 6/12/91 n. 394 Legge

Regionale 28/04/94 n. 15 –

Norme relative alle aree protette regionali

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Erede di un più ampio patrimonio rurale voluto dal conte Bianchelli alla fine dell’Ottocento, il complesso edilizio sorge ai margini del tessuto urbano, in un contesto di grande valore paesistico ambientale all’interno del Parco Naturale del Conero. Attraverso il recupero delle volumetrie demolite e l’applicazione del bonus “Piano Casa” il concept progettuale ha perseguito l’eliminazione dello stato di totale abbandono e pericolo in cui versavano i fabbricati colonici e la valorizzazione in termini morfologici, funzionali e tecnologici dell’intero episodio, nel rispetto della normativa antisismica, igienico sanitaria e con massima attenzione al risparmio energetico e al miglioramento bioclimatico degli ambienti di vita.

La qualità architettonica dell’intervento emerge dalla conservazione dei caratteri tipologici dell’edilizia rurale marchigiana, quali la scala esterna, le finestrature contenute a doppia anta ed i solai in legno con travi e tavolato a vista, presenti nel fabbricato storico e riproposti in chiave moderna nel nuovo volume innalzato a sud-est. Dalla nuova distribuzione interna sensibile alle murature storiche, allo studio sull’orientamento degli edifici, rivolto ad un maggior dialogo con il panorama circostante, fino al ridisegno delle sistemazioni esterne, differenziate in spazi ad uso domestico e aree libere, e alla collocazione della piscina a sud-est, progettate allo scopo di accrescere la funzionalità e la valorizzazione ambientale del complesso in relazione al contesto in cui esso si inserisce.

Intervento di restauro di Palazzo Natellis

Archisal- L Aquila Sisma Natellis copert

Intervento di restauro di Palazzo Natellis

Progetto per il ripristino dell’agibilità con miglioramento sismico di Palazzo Natellis, l’Aquila

COLOPHON

Progetto architettonico:

ARCHISAL Studio Salmoni Architetti

Associati

Arch. Vittorio Salmoni

Arch. Giovanna Salmoni

Arch. Paolo Alocco

Ing. Cristina Busca 

Geom. Alfredo Filippetti

Progetto strutturale:

HP ENGINEERING S.r.l.

DETTAGLI

Luogo: 

L’Aquila


Committente: 

8UMI 1 – Consorzio Aggregato 1773


Anno di redazione: 

2013


Anno di realizzazione: 

2013-2015

RASSEGNA STAMPA

Palazzo Natellis svela il suo nuovo volto


L’Aquila e i suoi tesori

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Palazzo Natellis è situato nel centro storico di L’Aquila, all’interno di un isolato delimitato da corso Vittorio Emanuele II, via Bominaco, via Accursio e via Navelli. L’edificio, risalente presumibilmente al XIII secolo, è stato dichiarato di interesse storico ai sensi del D.Lgs. 42/2004 e sottoposto a tutela con Decreto del MIBACT n.316 del 23/08/2011. Il fabbricato è costituito da abitazioni, locali commerciali e depositi. Esso si sviluppa su tre livelli, ha struttura portante in muratura, volte in muratura e copertura in legno. Degni di nota sono la corte interna e lo scalone condominiale in pietra.

In seguito al sisma del 06/04/2009 sono stati effettuati interventi di restauro per rimuovere l’inagibilità e per il miglioramento sismico. Sulle strutture portanti verticali sono stati effettuati “scuci-cuci”, iniezioni cementizie, rinforzo con fibre di carbonio. E’ stata migliorata l’efficacia delle connessioni tra pareti e tra queste e gli orizzontamenti con inserimento di profili in acciaio e catene metalliche, ed è stata aumentata la resistenza dei solai e delle volte con interventi di consolidamento. Il progetto di restauro ha previsto anche il recupero di elementi di pregio storico-architettonico come stucchi, cornici e portali in pietra, capitelli, affreschi.

Intervento di restauro di palazzo in muratura nel centro…

Archisal- LAquila RoioPiano COPERT

Intervento di restauro di palazzo in muratura nel centro storico di Roio Piano, l’Aquila

Progetto per il ripristino dell’agibilità con miglioramento sismico in seguito al sisma del 06/04/2009

COLOPHON

Progetto architettonico:

ARCHISAL Studio Salmoni Architetti

Associati

Arch. Vittorio Salmoni

Arch. Giovanna Salmoni

Ing. Cristina Busca 

Geom. Alfredo Filippetti

Progetto strutturale:

HP ENGINEERING S.r.l.

DETTAGLI

Luogo: 

Roio Piano, L’Aquila

Anno di redazione: 

2013

Anno di realizzazione: 

2014-2015

Finanziamento: 

Contributo sisma 

2009 – Esecuzione degli interventi di cui

all’Ordinanza del Presidente del Consiglio

dei Ministri n°3790 del 09/07/2009

Committente: 

privato

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L’edificio, risalente ai primi del ‘900, si colloca nel centro storico della frazione di Roio Piano di L’Aquila. Si tratta di un fabbricato a destinazione residenziale che ospita cinque unità immobiliari, ciascuna con accesso indipendente al piano terra, e che si sviluppa su tre livelli. E’ caratterizzato da struttura portante in muratura, solai con putrelle e tavelloni o con ipe e voltine, tipiche del luogo, e copertura a falde in legno.

L’edificio ha subìto consistenti danni in seguito al sisma del 6 aprile 2009 e rientra dunque nell’ambito del finanziamento pubblico finalizzato al recupero. Il progetto ha previsto interventi sulle strutture tramite “scuci-cuci”, l’aumento della sezione resistente di alcune pareti murarie, la demolizione e ricostruzione dei solai e della copertura e la ricostruzione della muratura del terzo livello che era stata oggetto di demolizione a seguito di Ordinanza del Sindaco per questioni legate alla sicurezza. Si è inoltre provveduto alla messa a norma degli impianti e al rifacimento completo di tutte le opere di finitura.

Intervento di restauro di palazzo vincolato in centro storico…

Archisal- LAquila Brandani copertina

Intervento di restauro di palazzo vincolato in centro storico a l’Aquila – Palazzo Brandani

Progetto per il ripristino dell’agibilità con miglioramento sismico in seguito al sisma del 06/04/2009

COLOPHON

Progetto architettonico:

ARCHISAL Studio Salmoni Architetti

Associati

Arch. Vittorio Salmoni

Arch. Giovanna Salmoni

Ing. Cristina Busca

Geom. Alfredo Filippetti

Progettazione strutturale:

HP ENGINEERING S.r.l.

DETTAGLI

Luogo: 

L’Aquila

Anno di redazione: 

2013

Anno di realizzazione: 

2013-2015

Tutela: 

Decreto del MIBACT in data 12/03/1996 ai

sensi della L. 01/06/1939 n.1089

Finanziamento: 

Contributo sisma 2009 –

Esecuzione degli interventi  di cui

all’Ordinanza del Presidente del Consiglio

dei Ministri n°3820 del 12/11/2009 e s.m.i

Committente: 

privato. 8UMI 2 –Consorzio

Aggregato 1773

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Palazzo Brandani si colloca nel centro storico di L’Aquila, in un isolato delimitato da C.Vittorio Emanuele II, v.Bominaco, v.Accursio e v.Navelli. Il fabbricato è costituito da abitazioni e relativi accessori e da spazi comuni come il vano scala condominiale e due piccole corti interne. Il nucleo originario risale presumibilmente al XIV sec. Il fabbricato è stato dichiarato di interesse storico-artistico ai sensi della L. 01/06/1939 n.1089 ed è stato sottoposto a tutela con Decreto del MIBACT in data 12/03/1996. Esso si sviluppa su quattro livelli, con struttura portante verticale in muratura, orizzontamenti con volte e solai in IPE e voltine e copertura in legno.

Il recupero a seguito del sisma del 06/04/2009 è stato finalizzato a rimuovere lo stato di inagibilità e al miglioramento simico, con interventi sulle strutture portanti verticali (“scuci-cuci”, iniezioni cementizie e fibre di carbonio), miglioramento dell’efficacia delle connessioni tra pareti e tra queste e gli orizzontamenti (inserimento di profili perimetrali in acciaio e catene metalliche) e aumento della resistenza di solai e volte attraverso consolidamento. Un’attenzione particolare è stata dedicata al restauro e recupero degli elementi di pregio, come stucchi, cornici e portali in pietra, capitelli.

intervento di restauro di edificio condominiale in centro storico…

Archisal- Aquila Galleria Irti copertina

Intervento di restauro di edificio condominiale in centro storico a l’Aquila – condominio “Galleria Irti”

Progetto per il ripristino dell’agibilità con miglioramento sismico in seguito al sisma del 06/04/2009

COLOPHON

Progetto architettonico:

ARCHISAL Studio Salmoni Architetti

Associati

Arch. Vittorio Salmoni

Arch. Giovanna Salmoni

Ing. Cristina Busca

Geom. Alfredo Filippetti

Progetto strutturale:

HP ENGINEERING S.r.l.

DETTAGLI

Luogo: 

L’Aquila

Anno di redazione: 

2011

Anno di realizzazione: 

2013-2015

Finanziamento: 

Contributo sisma 2009 – Esecuzione degli

interventi di cui all’Ordinanza del

Presidente del Consiglio dei Ministri

n°3790 del 09/07/2009 e s.m.i

Committente: 

privato

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Il Condominio “Galleria Irti” è ubicato nel centro storico di L’Aquila, lungo Corso Federico II. L’imponente fabbricato in cemento armato, risalente al 1966, è costituito da 8 livelli, che ospitano abitazioni, negozi e uffici. Degna di nota è la galleria su cui si affacciano le unità immobiliari di piano terra e ammezzato e che connette diverse vie pubbliche, assumendo un significativo ruolo urbano.

A seguito del sisma del 06/04/2009, il recupero è stato finalizzato al ripristino dell’agibilità e al miglioramento sismico con interventi di rinforzo strutturale, nonché all’adeguamento acustico ed energetico nel rispetto della normativa vigente. Un’attenzione particolare è stata rivolta alla galleria: forte riconoscibilità è stata attribuita ai suoi elementi distintivi (sistema dei pilastri, vetrine, vani scala) attraverso il recupero dei rapporti geometrici e delle proporzioni, il tutto con l’utilizzo di materiali e colori che conferissero luminosità e ampiezza agli spazi.

Intervento di ristrutturazione edilizia

Archisal- Cupramontana ristrutturazione copert

Intervento di ristrutturazione edilizia

Demolizione e ricostruzione  e cambio d’uso di un annesso di edificio residenziale

COLOPHON

Progetto architettonico:

ARCHISAL Studio Salmoni Architetti

Associati

Progetto strutturale:

Ing. Luca Piermattei

DETTAGLI

Luogo: 

Eremo della Romita, Cupramontana (AN)

Anno di redazione: 2013

Anno di realizzazione: 2014 – 2015

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Il complesso edilizio sul quale si interviene è costituito da un edificio principale adibito a residenza, suddiviso in due unità immobiliari autonome ed un annesso indipendente dall’edificio principale, prima utilizzato come cantina e deposito, ad uso di una delle due unità immobiliari. La tipologia diffusa nella campagna circostante presenta annessi agricoli realizzati con colonne portanti in muratura di mattoni, tamponature sempre in laterizio e coperture in legno e coppi. Si è ritenuto pertanto, che l’azione più organica e corretta da mettere in atto sia quella della ristrutturazione edilizia attraverso un intervento di demolizione e ricostruzione, conservandone forma e volume esistenti; in questo modo il progetto interviene sulle parti incoerenti, riproponendo sia nella tipologia che nei materiali un edificio perfettamente inserito nel paesaggio circostante. Il fabbricato si sviluppa lungo la pendenza del terreno e usufruisce dei vari dislivelli creando accessi ai diversi piani: le tre quote sono unite da una scala esterna posta sul lato sud-est dell’edificio. Il progetto prevede di ricostruire un immobile coerente sia per struttura, che per immagine esterna, ricostituendo la forma architettonica originale.

Restauro e recupero funzionale del Palazzo Ducale di Urbino

Archisal- Urbino Palazzo ducale OK COPERT

Restauro e recupero funzionale del Palazzo Ducale di Urbino

COLOPHON

Progettazione Architettonica:

Archisal Studio Salmoni Architetti Associati 

Arch. Giovanna Salmoni, 

Arch. Vittorio Salmoni

Progettazione Strutturale:

Ing. Luca Piermattei

Progettazione Impiantistica:

Ing. Bruno Roccheggiani

Coordinamento Generale Pogettazione Restauro 

E Ripristino Apparati:

Arch. Massimo Fiori

Progettazione Impianti Meccanici:

Ing. Giovanni Matteo Massa

Progettazione Impianti Elettrici E Speciali:

Ing. M. Raffaella Tamburi

DETTAGLI

Luogo: 

Urbino (PU)


Committente: 

Cipriani Costruzioni S.r.l. – Cerreto d’Esi (AN)

Anno di redazione: 

2012

Anno di Realizzazione: 

2014

Tutela: 

D.Lgs. 42/04 art.21 (Vincolo ministeriale del

 05/12/1969)Finanziamento: stanziato da MIBAC

 – Ministero per i beni e le attività culturali

 

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Il restauro conservativo con consolidamento strutturale e miglioramento sismico del Palazzo Ducale di Urbino propone una fedele lettura dell’evoluzione storica del celebre monumento, nell’assoluto rispetto del suo valore culturale. In linea con i più contemporanei interventi promossi dal MIBAC, contraddistinti dall’uso di tecnologie avanzate e ispirati a principi di completa reversibilità e flessibilità, sono state definite e realizzate le operazioni di restauro e consolidamento dei paramenti murari e degli elementi decorativi della Facciata ovest-Torricini, della Facciata nord-Giardino Pensile e Facciata sud-Cortile del Gallo, prediligendo soluzioni operative strettamente indispensabili volte a garantire la conservazione delle tracce e dei caratteri stilistico-costruttivi originari. 

La stessa metodologia progettuale, basata sulla reversibilità e flessibilità, è stata ribadita nell’organizzazione funzionale del Castellare (ex Scuola d’Arte), dei Torricini, dell’Ala Sud Ovest e del Giardino del Pasquino, in cui si è proceduto al consolidamento delle volte preesistenti, al ridisegno di nuove controsoffittature leggere, alla localizzazione e distribuzione di blocchi servizi; alla definizione di nuovi collegamenti, con conseguente abbattimento delle barriere architettoniche, ad opere di finitura e predisposizione di elementi d’arredo, conformemente alla destinazione d’uso dei singoli ambienti interni, nonché sinergicamente agli accorgimenti impiantistici adottati.

Ristrutturazione ed ampliamento di una villa suburbana

Ristrutturazione ed ampliamento di una villa suburbana

COLOPHON

Progetto architettonico:

ARCHISAL  Studio Salmoni Architetti

Associati

Arch. Giovanna Salmoni

Arch. Paolo Alocco

DETTAGLI

Luogo: 

Ancona, località Candia


Committente: 

Privato


Anno di redazione: 

2012


Anno di realizzazione: 

2013

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Il contesto è quello di una villa storica suburbana, ubicata su un’area isolata e panoramica in località Candia di Ancona, e che, nonostante successive annessioni, mantiene ancora le caratteristiche della villa di campagna dei secoli XVII-XVIII. L’intervento riguarda l’ampliamento del più piccolo tra gli annessi al nucleo storico, col fine di migliorarne la fruizione nel rispetto dell’integrità del complesso. Per questo motivo i prospetti non subiscono sostanziali trasformazioni e per il rivestimento esterno vengono riutilizzati mattoni e tufo locale.All’interno si sviluppa un luminoso appartamento, rispondente alle esigenze dell’abitare contemporaneo e diviso in due zone. La prima è caratterizzata da un ampio soggiorno a doppia altezza, arricchito da un camino integrato in una parete attrezzata, e su cui si affaccia un soppalco trasversale con un piccolo, ma arioso studio, accessibile tramite una scala in ferro e legno. Questo ambiente è reso ulteriormente luminoso dall’apertura di finestre nel salto di quota derivante dall’innalzamento di una delle falde della copertura. L’altra zona dell’abitazione ospita la cucina e la camera da letto con bagno.

Restauro e recupero funzionale dei magazzini di Villa Vetta…

Archisal- Villa Vetta Marina COPERT

Restauro e recupero funzionale dei magazzini di Villa Vetta Marina

COLOPHON

Progetto architettonico:


ARCHISAL Studio Salmoni Architetti Associati

DETTAGLI

Luogo: Sirolo (AN)

Anno di redazione: 2009

Anno di realizzazione: 2011 – 2013

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Villa Vetta Marina, è ubicata nel comune di Sirolo, lungo la strada comunale di San Francesco, a picco sul mare a circa cento metri di altitudine e contornata da un grandissimo parco di alberi ad alto fusto dalla estensione di oltre tre ettari. La proprietà, che si sviluppa lungo l’ultimo crinale delle collina alta che segna il confine tra il Comune di Sirolo e il Comune di Numana, ha il suo ingresso principale lungo la strada di collegamento, tra i nuclei storici. Il progetto ottocentesco della villa, si sviluppa secondo l’asse nord sud tramite una sequenza intervallata di manufatti architettonici, spazi aperti, corti, giardini e belvedere.

L’impianto del complesso della villa segue l’impostazione planimetrica delle ville signorili in uso nel territorio che si ritrovano in molti complessi della costa marchigiana di questo periodo. I cortesi, Signori feudatari di Sirolo, di origine germanica, donarono il preesistente convento Benedettino a San Francesco nel 1215, al ritorno del Santo della sua missione in Marocco. Nel 1685 l’antica chiesa ed il convento furono ampliati dall’imperatore del Sacro Romano Impero Leopoldo d’Austria e dall’ imperatrice Eleonora ad istanza di un illustre sirolese, Padre Giuseppe pellegrini, che era predicatore alla loro Corte. Il convento fu poi acquistato dal cavaliere Federico Bianchelli che lo ristrutturò e in parte lo demolì insieme alla chiesa elevando la villa secondo i progetti dell’ing. E. Cesaroni.

Della chiesa rimane l’antico campanile del 1200 e la cisterna del convento. L’immobile oggetto di intervento, che sin dalla sua costruzione è parte integrante del complesso della villa padronale, è composto da due distinti corpi di fabbrica: il primo, quello costruito sulla base delle preesistenze del convento, da sempre adibito a granaio, mentre il secondo corpo costituito da un ampliamento Ottocentesco era adibito a magazzini e residenza.

La fabbrica, di natura compatta ed orizzontale, si sviluppa secondo una pianta rettangolare di 30 metri di lunghezza per 18 di larghezza con ingresso principale e posti sul lato ovest in posizione centrale. Al suo interno, si sviluppa la scalinata che conduce ai livelli superiori, il tutto impostato su impianto pressoché simmetrico. I prospetti ricalcano i principi neoclassici delle ville signorili dell’epoca rispettando la perfetta simmetria delle facciate. I vari livelli sono sottolineati da marcapiani e marca davanzali, che evidenziano maggiormente la tessitura dei mattoni rossi e delle pietra del Conero. I prospetti sulla corte interna sono invece molto semplici e ricalcano i preesistenti prospetti del convento e quindi privi di qualsiasi ornamento.

Il progetto racconta le diverse fasi di sviluppo della villa, trattando in modi differenti i due corpi su cui si è intervenuti. Se da un lato il corpo ottocentesco, maggiormente manomesso, ha visto la sostituzione dei solai in legno e della copertura, dall’altra ha ottenuto una forte attenzione progettuale concentrata nella sublimazione degli elementi architettonici di valore, come ambienti del piano terra con i grandi archi e la scala interna, che seppur nella povertà di linguaggio e di forme mantengono una dignità e una eleganza nelle proporzioni che parla della vita di rurale.

Il corpo duecentesco, nel quale trovano collocazione due loft, mantiene le grandi dimensioni dell’aula della vecchia chiesa, attraverso un inserimento misurato e attento di nuovi volumi interni, che lasciano comunque traguardare lo spazio nella sua interezza. Al piano terra, le stratificazioni della storia di questo luogo, si arricchiscono di un ulteriore particolare: il ritrovamento dell’abside diventa parte integrante del progetto.

Casa in via della ferrovia

Archisal- Ancona Casa via Ferrovia 01

Casa in via della Ferrovia

COLOPHON

Progetto architettonico:


ARCHISAL Studio Salmoni Architetti Associati


Vittorio Salmoni,

Paolo Alocco, 

Stefano Nicolini

DETTAGLI

Dove: Ancona (AN)

Anno di redazione: 2010

Anno di realizzazione: 2011

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Oggetto dell’intervento è l’edificio ex-colonico, situato in Via della Ferrovia in località Pietralacroce ad Ancona. L’area in cui si inserisce l’edificio è pregevole per i suoi caratteri paesistico-ambientali; e ricade dentro il perimetro del Piano del Parco Naturale del Conero. La tipologia dell’edificio, costruito intorno alla prima metà del ‘900, è quella tipica della casa rurale marchigiana, essenziale nel disegno sia in pianta che in alzato. La ristrutturazione dell’edificio è stata concepita, in via generale, come recupero e valorizzazione dei caratteri tipologici ed architettonici dell’edilizia rurale, con modifica dell’impianto distributivo interno.

Manutenzione straordinaria del Teatro Brancaccio di Roma

Archisal- Roma Teatro Brancaccio COPERT

Manutenzione straordinaria del Teatro Brancaccio di Roma

COLOPHON

Coordinamento e Progettazione:

Studio Salmoni Architetti Associati con

Arch. Vittorio Salmoni

Arch. Raffaela Coppari

Arch. Cristina M.Ferrara

Ing. Stefano Nicolini

Arch. Marzia Castelli

Arch. Valentina Poucha in

Progetto Impiantistico

Tecned Engineering S.R.L.

Arch. Francesco De La Ville

Arch. Roberto Vece

Progetto Strutture:

Inge. Co. S.R.L.- Servizi Di Ingegneria

Prof. Ing. Francesco Sylos Labini

Ing. Roberto Di Pirro

Fotografie:

Maurizio Di Ianni

DETTAGLI

Luogo: 

ROMA

Anno di redazione: 

2010

Anno di realizzazione: 

2011

 

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Europaconcorsi

Progetti Network

Ezrome

Dietro le quinte

RASSEGNA STAMPA

Manutenzione straordinaria del

Teatro Brancaccio. (Articolo)

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Il progetto consiste in opere di manutenzione straordinaria e adeguamento scenotecnico, tecnologico, impiantistico e funzionale del Teatro Brancaccio. Esso si pone l’obiettivo di adeguare lo stabile a nuove esigenze di spettacolo operando principalmente su tre elementi: platea, palcoscenico e graticcia per la movimentazione dei tiri. Sulla base dell’ attuale configurazione e degli elementi che costituiscono l’apparato scenotecnico si opererà con particolare riferimento alla platea, con la posa in opera di un impalcato sopraelevato di circa 90 cm, e alla torre scenica, sostituendo la graticcia esistente con una nuova graticcia e tiri metallici. Un altro importante adeguamento avviene in corrispondenza della balconata al secondo livello, a quota +10.08m, intervenendo sull’attuale cabina regia, ampliandolo per conferire massima flessibilità alla serie di ambienti tecnici richiesti dalla committenza. Per il resto, nelle aree con spazi di servizio al teatro, come camerini e spogliatoi, il progetto prevede il minimo delle demolizioni, cercando per quanto possibile di adeguare l’attuale configurazione planimetrica alle nuove esigenze di spettacolo.

Recupero Funzionale del Teatro Vaccaj

Archisal- Tolentino Teatro Vaccaj COPERTINA

Recupero funzionale del Teatro Vaccaj

Gara d’appalto

COLOPHON

Archisal Studio Salmoni Architetti

Associati

Arch. Vittorio Salmoni

Arch. Silvano Rossini

Arch. Maria Rita Paolino

Arch. Massimo Fiori

Ing Luca Piermattei

Ing. Bruno Roccheggiani

Ing. Giovanni M. Massa

Ing. Roberto Gambelli

Ing. Franco Malgrande

DETTAGLI


Luogo: 

Tolentino


Stazione appaltante: 

Comune di Tolentino 


Anno di pubblicazione: 

2010


Esito: 

aggiudicato

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Il Teatro Nicola Vaccaj, vincolato ai sensi del decreto legislativo n. 42 del 2004, è stato oggetto di una progettazione che ha avuto come obiettivo generale quello di recuperare e rifunzionalizzare l’impianto teatrale storico gravemente danneggiato dall’incendio del 2008 che ha causato la distruzione della copertura, della sala teatrale, della torre scenica e la perdita delle strutture sottostanti.

L’ intervento sul Teatro Nicola Vaccaj, teatro storico, consiste in lavori di restauro e ripristino funzionale con miglioramento alle normative di sicurezza. Tra i principali interventi, il progetto prevede la ricostruzione di plafone e boccascena e rifacimento dell’affresco della volta della platea, la tutela degli apparati decorativi, dei palchi e del foyer storico, il miglioramento del layout funzionale e distributivo e degli spazi di servizio, l’incremento dell’accessibilità con adeguamento dei collegamenti verticali.

Progetto di restyling dell’Hotel Cristallo a Senigallia

Archisal- hotel Cristallo copertina

Progetto di restyling dell’Hotel Cristallo a Senigallia

COLOPHON

Progetto architettonico:

ARCHISAL Studio Salmoni Architetti

Associati

Arch. Vittorio Salmoni progettista

incaricato

e direttore dei lavori


Arch. Giovanna Salmoni

Arch. Paolo Alocco con


Prof. Arch. Pippo Ciorra

Progettazione strutturale:

Studio Spadoni Santinelli

Ing. Massimo Spadoni Santinelli

progettista e direttore dei lavori strutturali

Impresa esecutrice dei lavori:

Montesi e Principi s.r.l.

DETTAGLI

Luogo: 

Senigallia (AN)


Anno di redazione: 2006


Anno di realizzazione: 2008


Fotografo: Francesco Rioda

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L’hotel Cristallo si trova in un’area particolarmente importante del lungomare di Senigallia. Affacciato sul piazzale della Libertà e sulla Rotonda, vicino al sottopasso che corrisponde all’accesso principale dal centro storico, l’edificio si trova in una delle zone in cui più forte si concentra la voglia di Senigallia di presentarsi attraverso la qualità dei suoi spazi e delle sue attrezzature turistiche. Nel progettare l’intervento, che potremmo chiamare di “adeguamento della qualità architettonica”, si è tenuto conto del ruolo concettualmente e urbanisticamente strategico che l’edificio ricopre e del fatto che il progetto rappresenta un esempio interessante di applicazione del tema del restauro di strutture architettoniche relativamente recenti.

Il progetto, in questo senso, sceglie una strategia “leggera”, applicando all’edificio uno schermo, una specie di seconda facciata semitrasparente e discontinua, che si colloca al filo esterno delle balaustre dei balconi. Alla quota della terrazza la originale copertura in cemento armato è stata sostituita con una struttura in acciaio e rete stirata a costituire un nuovo sottilissimo coronamento. In fine il colore bianco delle facciate mette a nudo il sapiente gioco dei volumi del progetto originale.

Recupero a destinazione residenziale ex ospedale Umberto I –…

Archisal- Umberto I pad8 COPERT

Recupero a destinazione residenziale ex ospedale Umberto I

Padiglione 8

COLOPHON

Coordinamento e progettazione:

Ufficio Progetti Santarelli Costruzioni

Ing. Alfredo Pellei

Ing. Francesco Merletti

Consulenza scientifica per il restauro:

Prof. Giovanni Carbonara Università

La sapienza, Roma

Progettazione architettonica:

Studio Salmoni Architetti Associati

Arch. Vittorio Salmoni

Arch. Giovanna Salmoni

Arch. Paolo Alocco

Progettazione impiantistica:

Termostudi Studio Tecnico Associato

Ing. Giovanni M. Massa

Ing. Bruno Roccheggiani

Ing. Roberto Gambelli

DETTAGLI

Dove: 

Ancona (AN)

Anno di redazione: 2008

Anno di realizzazione: 2012

RASSEGNA STAMPA

Parte 1 | Parte 2 | Parte 3

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L’intera proposta progettuale relativa agli spazi esterni ed agli elementi architettonici risponde all’imprescindibile esigenza di rispettare sia il vincolo di tutela, nella sua articolata formulazione e valutazione dei diversi corpi costituenti il complesso dell’ex-Ospedale Umberto I, sia le indicazioni del PRG [e/o del Piano di Recupero].Si prefigge inoltre un compito di conservazione dello spirito e dell’essenza del vecchio complesso, legati al suo carattere di apertura sul paesaggio, di ariosità e salubrità, di stretta unione del verde alle architetture.Il progetto di ristrutturazione dell’edifico 8, in conformità con gli indirizzi progettuali del restauro, prevede il mantenimento delle principali murature storiche.Le facciate, con i propri caratteri architettonici originari e i muri di spina longitudinali del corpo centrale, vengono conservati. Vengono invece sostituite le murature di controvento del corpo centrale con altre poste in posizioni adeguate alle nuove funzioni degli spazi.Originariamente costituite da grandi camerate, le ali laterali, non risultano impegnate da murature storiche portanti, e pertanto la definizione ed il dimensionamento degli ambienti interni risultano più libere.

Recupero a destinazione residenziale dell’ex ospedale Umberto I –…

Archisal- Umberto I pad6 copertina

Recupero a destinazione residenziale ex ospedale Umberto I

Padiglione 6

COLOPHON

Coordinamento e progettazione:

Ufficio Progetti Santarelli Costruzioni

Ing. Alfredo Pellei

Ing. Francesco Merletti

Consulenza scientifica per il restauro:

Prof. Giovanni Carbonara Università

La sapienza, Roma

Progettazione architettonica:

ARCHISAL Studio Salmoni Architetti

Associati

Arch. Vittorio Salmoni

Arch. Giovanna Salmoni

Arch. Paolo Alocco

Progettazione impiantistica:

Termostudi Studio Tecnico Associato

Ing. Giovanni M. Massa

Ing. Bruno Roccheggiani

Ing. Roberto Gambelli

DETTAGLI

Luogo:

Ancona (AN)

Anno di redazione: 2008

Anno di realizzazione: 2012

RASSEGNA STAMPA

Ex Ospedale Umberto I (articolo)

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Il complesso Ospedaliero Umberto I fu eretto a partire dal 1906 lungo le pendici del monte Cardeto, trasformando l’area a sud della cinta muraria che definiva il limite daziario della città. La proposta progettuale si prefigge il compito di conservare lo spirito originario e l’essenza del vecchio complesso, attraverso il forte legame tra le architetture e l’impianto morfologico del verde. Il progetto prevede il rispetto rigoroso dei materiali esistenti utilizzando quelle soluzioni architettoniche impiegate nel progetto degli Ambiti sistemici generali che sono state codificate ed approvate con il parere preventivo della Sovrintendenza ai Beni Architettonici l’11 dicembre 2007 e dall’Amministrazione Comunale il 30 aprile 2008.

I materiali utilizzati sono il mattone, la pietra e il cemento lisciato. In sintonia con gli intereventi concordati con la Sovrintendenza Architettonica e attuati sulle superfetazioni dei padiglioni 6 e 7, la proposta progettuale prevede di rivedere la tamponatura esterna dei corpi aggiunti, per ottenere una maggiore libertà delle aperture e modulare le stesse alle nuove esigenze funzionali.

Edificio per residenze Via Orsini

Archisal- Restauro edifici residenziale COPERT

Edificio per residenze in Via Orsini

COLOPHON

Progettazione architettonica:

ARCHISAL Studio Salmoni Architetti

Associati

Arch. Vittorio Salmoni progettista

incaricato

Arch. Cristina Maria Ferrara con

Prof. Arch. Pippo Ciorra

Progettazione strutturale:

Ing. Luigi Fagiani

Impresa esecutrice:

SEBI Costruzioni srl

DETTAGLI

Luogo: 

Ancona (AN)

Committente: 

Lexus Immobiliare srl

Anno di redazione: 2005

Anno di realizzazione: 2006-2007

Fotografo: Andrea Jemolo

 

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Andrea Jemolo

 
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L’edificio si insedia in un contesto urbano molto complesso, nel cuore del centro storico di Ancona, in un’area segnata dalla presenza di un’edificazione densa e condizionata da una forte pendenza, dalla presenza di ruderi monumentali e resti archeologici nel sottosuolo. Il progetto, che si basa sulla ricostruzione di un corpo edilizio crollato, è impostato su poche scelte essenziali.

La prima è quella di organizzare la facciata in due parti, una continua e piegata, molto semplice e molto “moderna”; la seconda più fedele al preesistente, corrispondente alla parte alta del vecchio volume. La seconda scelta importante è quella di “staccare” lievemente l’edificio dal suolo per “far sentire” la presenza della zona archeologica, che è accessibile da un ingresso diretto all’angolo dell’edificio e visibile dal pavimento vetrato nell’area del cancello. La terza è la “continuità” spaziale tra interno e esterno, resa evidente dal varco d’accesso e dal vano scala aperto. L’edificio cerca la sua qualità specifica nell’equilibrio difficile e virtuoso tra l’intenzione di inserirsi con discrezione nel tessuto storico e la volontà di esprimere con chiarezza e orgoglio l’appartenenza al proprio tempo.

Palazzo Malvezzi-Hercolani a Castelguelfo di Bologna

Archisal- Palazzo Malvezzi Hercolani copertina

Palazzo Malvezzi-Hercolani a Castelguelfo di Bologna

COLOPHON

Progetto architettonico:

ARCHISAL Studio Salmoni Architetti

Associati

Arch. Vittorio Salmoni

Arch. Giovanna Salmoni

DETTAGLI

Luogo: 

Castelguelfo (BO)


Anno di redazione: 2003


Anno di realizzazione: 2003-2006

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Palazzo Malvezzi-Hercolani fu fatto costruire da Virgilio Malvezzi, nel 1448, quando ottenne la Signoria delle terre attorno a Bologna. Si estende al centro del borgo di Castelguelfo inserendosi in maniera armonica con il contesto. Il rango della dimora è sottolineato dal suo arretramento sulla via che attraversa l’abitato, dalla soppressione del consueto portico e dalla compattezza del fronte lineare e qualificato soltanto dall’ampio portale ogivale e dal balconcino retto da tre mensole. La piazza antistante accentua la centralità e l’importanza di questa sede. Il lato sud del palazzo mostra la propria rilevanza signorile per la serie di ampie finestre a sesto acuto, di cui si vedono chiaramente le tracce e per la torre affiancata di richiamo a quella del palazzo del Podestà. L’intervento di restauro ha riguardato la copertura lignea, la facciata ed il chiostro.

Complesso ex scuola materna Regina Elena a Ancona

Archisal- Ex scuola Regina Elena copert

Complesso ex scuola materna Regina Elena a Ancona

COLOPHON

Progettazione architettonica:

ARCHISAL Studio Salmoni Architetti

Associati

Arch. Vittorio Salmoni

Arch. Giovanna Salmoni

Arch. Cristina Maria Ferrara

Arch. Carla Lucarelli

Progettazione strutturale:

Ing. Luigi Fagiani

Impresa esecutrice:

SEBI Costruzioni srl

DETTAGLI

Luogo: 

Ancona (AN)

Anno di redazione: 2006

Anno di realizzazione: 2011

LINK

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L’intervento in oggetto riguarda gli edifici compresi nel complesso immobiliare della ex Scuola Materna Regina Elena, storico asilo infantile della città sin dalla metà dell’800. Il complesso immobiliare è localizzato alle pendici del Colle Guasco, in Via Rupi Comunali, in prossimità del Palazzo degli Anziani. Si compone di due corpi di fabbrica e di un esteso giardino interno. Le opere di risanamento conservativo sono finalizzate alla trasformazione residenziale degli edifici, con specifica attenzione ai più alti standard abitativi, alla sostenibilità energetica ed alla valorizzazione dei caratteri storico-architettonici.

Chiesa di San Francesco a Pievebovigliana

Archisal- chiesa san francesco copertina

Chiesa di San Francesco a Pievebovigliana

COLOPHON

Progetto architettonico:


ARCHISAL Studio Salmoni Architetti Associati


Arch. Vittorio Salmoni


Arch. Giovanna Salmoni

DETTAGLI

Luogo: 

Pievebovigliana (MC)

Anno di redazione: 

2005

Anno di realizzazione: 

2008

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Il convento e la chiesa si trovano nella località di Ponte la Trave a Pievebovigliana in provincia di Macerata. La fondazione del convento risale al 1215. Il convento originario era di piccole dimensioni, e nel corso dei secoli il complesso si è notevolmente ampliato sino a raggiungere l’attuale configurazione. La chiesa è ricca di numerosi affreschi appartenenti a diverse epoche storiche che vanno dalla fine del Trecento alla metà del Seicento e dagli imponenti altari laterali settecenteschi.

Il progetto di consolidamento, miglioramento sismico e restauro dell’ organismo architettonico si è posto il duplice obiettivo di ricondurre l’edificio alla piena funzionalità, ed al contempo di mantenere la stratificazione degli interventi avvenuti nei secoli. Le opere di restauro hanno riguardato il recupero della copertura lignea, del consolidamento delle murature, e tutto l’apparato storico – artistico.

Restauro del chiostro dell’antico Cimitero Monumentale di Ripatransone

Archisal- Ripatransone Cimitero monum COPERT

Restauro dell’antico Cimitero Monumentale di Ripatransone

COLOPHON

Progetto architettonico:

ARCHISAL Studio Salmoni Architetti

Associati

Arch. Vittorio Salmoni

Arch. Giovanna Salmoni

DETTAGLI

Luogo: 

Ripatransone (AP)


Anno di redazione: 

2003


Anno di realizzazione: 

2004

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L’edificio oggetto di intervento è ubicato nel centro storico di Ripatransone a ridosso del vecchio convento di Santa Croce. Il cimitero si è ampliato nel tempo ma il nucleo storico si è conservato, mantenendo le caratteristiche architettoniche e monumentali originarie. L’impianto planimetrico risulta estremamente semplice: un corpo a pianta rettangolare che racchiude un’area di circa 1400 mq nel cui perimetro si sviluppa il chiostro monumentale, un sistema di 33 volte interrotto nell’accesso a nord dove tre campate centrali ne costituiscono l’ingresso. Gli interventi previsti sono finalizzati alla riparazione dei danni causati dagli eventi sismici del 1997 con la realizzazione di un insieme di opere volte al consolidamento della struttura, e all’eliminazione degli effetti del degrado che ha riguardato gran parte dell’opera.

Consolidamento, restauro e recupero funzionale di Villa Serafino Salvati

Archisal- Castelfidardo Villa Salvati COPERT

Consolidamento, restauro e recupero funzionale di Villa Serafino Salvati

Docup.Ob.5b anni 94/99 intervento di ricostruzione post-sisma

COLOPHON

Coordinamento e progettazione:

Arch. Vittorio Salmoni

Arch. Claudio Salmoni

Consolidamento:

Ing. Roberto Gagliardi

Imprese esecutrici:


GPL Costruzioni – Ancona, 

IKONOS Restauri – Roma

Fotografie:

Arch. Manuela Vecchietti

DETTAGLI

Luogo: 

Monteroberto (AN)


Anno di redazione: 

1999


Anno di realizzazione: 

2000-2003

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Il progetto della villa, costruita nei primi decenni del 1800 è di Giuseppe Camporesi (1763-1822) uno dei maggiori architetti del neoclassicismo italiano. Il congegno spaziale è basato sulla rigorosa simmetria della planimetria a T e sulla distribuzione altimetrica degli ambienti sfalsati di mezzo piano e serviti dall’ampio scalone monumentale centrale. L’apparato decorativo interno composto da stucchi in monocromo bianco per lo scalone e da affreschi per il piano nobile è stato attribuito alla bottega di Felice Giani (1758-1823).

Data la complessità spaziale e la ricchezza delle decorazioni, il restauro è stato di carattere scrupolosamente filologico, teso da una parte a ripristinare la sicurezza della struttura, dall’altra a dotare la villa di quegli elementi tecnico-impiantistici necessari per ripristinarne la piena funzionalità. Nel complesso il restauro di Villa Salvati, condotto in collaborazione con la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali delle Marche è un esempio di come, pur operando in strutture estremamente vincolate, sia possibile ripristinare non solo la sicurezza della struttura ma anche la piena funzionalità degli ambienti.

Sede Ascoli Sistema Moda in località Baraccola

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Sede Ascoli Sistema Moda in località Baraccola

COLOPHON

Progetto architettonico:

ARCHISAL Studio Salmoni Architetti

Associati

Arch. Giovanna Salmoni

Arch. Giovanbattista Padalino

Arch. Maria Cristina Ferrara

Progettazione strutturale:

Ing. Alberto Fattori

Ing. Vincenzo Sgaramella

Progettazione impiantistica:

Termostudi Srl_ Società di Ingegneria

DETTAGLI

Dove: 

Ancona (AN)


Anno di redazione: 

2002


Anno di realizzazione: 

2003


Costo: 

€ 774.000,00


Dati dimensionali: 

3600 mq

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L’area anconetana della Baraccola, rappresenta un ottimo campione della “città generica” suburbana contemporanea, fatta di assi a scorrimento più o meno veloce, di capannoni sordi e smisurati, centri commerciali e di svago, stazioni di servizio e grandi parcheggi, frammenti di commercio al dettaglio. All’interno della zona, nel complesso del Gross Ancona – insieme di capannoni prefabbricati nato per l’immagazzinamento e la vendita all’ingrosso delle merci – si colloca lo showroom Ascoli Sistema Moda.

Il progetto del laboratorio della ditta Giuseppe Ascoli & figli s.p.a. è stato affrontato con l’intento evidente di costruire un’architettura dentro un’architettura e cioè uno spazio architettonico fortemente caratterizzato all’interno di un tipico contenitore modulare del suburbio industrial – commerciale. I materiali e i dettagli architettonici contribuiscono ad enfatizzare l’organizzazione in aree specifiche dello spazio: intonaci bianchi e luminosi e pavimenti di cemento per le aree di lavoro, parquet nell’area riservata al pubblico e agli uffici, pareti vetrate per consentire trasparenze che attraversano l’intero edificio.

Restauro del Teatro delle Muse di Ancona

Archisal- Ancona Teatro Muse copertina

Restauro del Teatro delle Muse di Ancona

COLOPHON

Coordinamento per il Comune di Ancona:

Arch. Alberto Del Buono

Gruppo di progettazione:

Arch. Danilo Guerri

Arch. Paola Salmoni

Ing. Vittorio Picconi

Ing. Francesco Zaupa

Progetto esecutivo degli arredi:

Arch. Danilo Guerri

Arch. Paola Salmoni

Arch. Giovanna Salmoni

Opere artistiche:

Prof. Valeriano Trubbiani

Progetto illuminotecnico:

P.R. Renzo Tedeschi

Arch. Giordana Arcesilai

Consulenza per l’acustica:

Prof. Ing. Alessandro Coccchi

Prof. Yoichi Ando

Strutture:

Arch. Danilo Guerri

Arch. Paola Salmoni

Ing. Vittorio Picconi

Ing. Carla Lucarelli

Arch. Cristiana Neri

Arch. Paolo Vissani

Arch. Cristina Maria Ferrara

Arch. Manuela Vecchietti

Arch. Giovambattista Padalino

Arch. Federica Padalini

DETTAGLI

Anno di redazione: 

1987-2001


Anno di realizzazione: 

1990-2002

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Il progetto di ricostruzione del Teatro delle Muse è concettualmente composto da due parti essenziali. La prima riguarda il restauro di quanto ancora recuperabile della configurazione originaria del teatro, la seconda, la “costruzione” interna della nuova struttura scenica. Le parti “restaurate” corrispondono all’involucro esterno dell’edificio, che occupa ormai l’intero lotto compreso tra Piazza della Repubblica e Via degli Aranci, con le facciate e i partiti architettonici degli ingressi e delle bucature, ed alla sequenza individuata dall’ingresso monumentale su Piazza della Repubblica. In questo caso il progetto ha cercato di conservare le caratteristiche preesistenti e di consolidare e adeguare le strutture senza comprometterne la natura e l’aspetto.

L’architettura interna del teatro è invece il frutto di un nuovo progetto, reso necessario dalle demolizioni e dagli interventi precedenti all’impegno dell’attuale gruppo di progettazione. I due temi progettuali – il restauro e la ricostruzione – seguono un pensiero coerente e omogeneo, espresso dalla continuità dei percorsi, dall’integrazione dei materiali e dalla grande cura dei dettagli architettonici e costruttivi.

Edificio per residenze, uffici e spazi commerciali

Archisal- Senigallia Eden copertina

Edificio per residenze, uffici e spazi commerciali

Area ex cinema Eden

COLOPHON

Progetto architettonico:

ARCHISAL Studio Salmoni Architetti

Associati

Arch. Paola Salmoni

Arch. Giovanna Salmoni

Arch. Vittorio Salmoni

Prof. Arch. Giuseppe Ciorra

Progettazione strutturale e impiantistica:

Studio Barucca-Monaco-Spadoni

Geologia/Topografia:

Gigliola Alessandroni

Impresa esecutrice dei lavori:

Principi & Montesi, S.r.l., Senigallia

Collaboratori:

Arch. Chiara Marcelletti

Arch. Claudio Centanni

DETTAGLI

Luogo: 

Senigallia (AN)


Committente: 

Società Immobiliare Eden S.r.l.


Anno di redazione: 

1994


Anno di realizzazione: 

1994-1999

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Il progetto è basato su pochi elementi essenziali. Il primo è la creazione, all’interno del lotto, di una corte interamente vetrata, che è la fonte principale di luce per tutto il complesso. Il secondo è il recupero – parziale – di un vecchio ‘passage’ che attraversava il lotto. La galleria d’ingresso e la corte con i negozi fanno sì che lo spazio pubblico della piazza Simonetti e dei percorsi monumentali prosegua fin dentro l’edificio, dando una qualità il più possibile pubblica ad un intervento privato. Il terzo elemento consiste nella realizzazione di una grande scala aperta in ferro lungo l’unico lato non edificato della corte. La scala mette in comunicazione tutti i livelli e tutte le funzioni e allo stesso tempo esalta la modernità e la semplicità distributiva dell’edificio. Quarto ed ultimo elemento dominante è la facciata, costituita da un primo strato di ferro e vetro, congruente con l’uso e il carattere del “palazzetto”, e da un secondo strato sospeso di pietra gialla di Vicenza, che sottolinea il tono architettonico alto che l’intervento intende stabilire nelle relazioni con il contesto.

Restauro del Complesso Ex Ospizio C. Mordini di Castelfidardo

Archisal- ex ospizio mordini COPERTINA

Restauro del Complesso Ex Ospizio C. Mordini di Castelfidardo

Museo Civico Risorgimentale

COLOPHON

Coordinamento e progettazione:

ARCHISAL Studio Salmoni Architetti

Associati

Arch. Vittorio Salmoni

Arch. Giovanna Salmoni

DETTAGLI

Luogo: 

Castelfidardo (AN)


Redazione: 

1984 I° Stralcio – 1998 II° Stralcio

 

Realizzazione: 

1984 I° Stralcio – 1999 II° Stralcio

 

 

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Il complesso edilizio é costituito da due edifici disposti attorno ad un giardino pensile. Il corpo principale su tre livelli è prospiciente alla via principale del centro storico di Castelfidardo, mentre il corpo minore è adiacente alla chiesa di S. Agostino. L’intero complesso è stato realizzato a partire dalla fine del Settecento e completato nel corso dei primi dieci anni dell’Ottocento.

La facciata principale ha il portale in pietra e il balcone superiore in foggia tardobarocca. Il fronte della corte interna è in mattoni faccia a vista. Di particolare pregio sono il giardino pensile, lo scalone esterno al centro della corte e gli ambienti voltati al piano seminterrato del corpo minore.

L’intervento di restauro ha introdotto elementi architettonici innovativi, quali la scala principale e la copertura con capriata del salone del Plastico della Battaglia. Il complesso architettonico ospita il Museo Civico Risorgimentale e gli archivi comunali.

Restauro della Sinagoga di Pesaro

Archisal- Pesaro sinagoga copertina

Restauro della Sinagoga di Pesaro

COLOPHON

Progetto architettonico:

ARCHISAL Studio Salmoni Architetti

Associati

Arch. Paola Salmoni

Arch. Giovanna Salmoni

DETTAGLI

Luogo: 

Pesaro (PU)


Redazione: 

1987


Realizzazione: 

1998

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La Sinagoga di Pesaro era già abbandonata prima della seconda guerra mondiale. E’ l’unico esempio di Sinagoga di rito spagnolo presente nelle Marche con stupefacenti espressioni dell’arredo sacro Barocco. L’edificio è collocato nel centro storico di Pesaro all’interno del Ghetto ed è stato realizzato a metà del XVII secolo. L’aula di rito spagnolo è dotata di uno straordinario apparato decorativo costituito da un soffitto a volta decorato a stucco con rosoni intercalati da disegni floreali, dall’Arca Santa, dal Pulpito in legno decorato con colonne in stile corinzio ai cui lati troviamo due affreschi.

Il restauro filologico-conservativo, ha mirato al totale recupero degli elementi originari, in particolare del soffitto finemente decorato in elementi dorati con sfondi di colore celeste, dell’Aaron su baldacchino, e degli arredi lignei e affreschi. Gli interventi innovativi hanno riguardato l’adeguamento tecnologico, impiantistico e di sicurezza.

Restauro di Villa Favorita

Archisal- Ancona Villa Favorita copertina

Restauro di Villa Favorita

COLOPHON

Prof. Luisa Anversa capogruppo


Coordinamento e progettazione:

ARCHISAL Studio Salmoni Architetti

Associati

Arch. Vittorio Salmoni

Prof. Arch. Giuseppe Ciorra

Prof. Rodolfo Antonucci

Impresa esecutrice:

ATI B.C. Costruzioni Torelli & Dottori

DETTAGLI

Luogo: 

Ancona (AN)


Redazione: 

1992


Realizzazione: 

1998

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Istao 

BC Costruzioni

 

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Dimora storica signorile, la villa è parte di un complesso edilizio costituito anche dalla scuderia, dalla limonaia, dal ‘giardino d’inverno’, da un annesso colonico di proprietà dei Conti Ricciotti, e situato al centro dei possedimenti extraurbani della famiglia in località Baraccola, a sud della città di Ancona. L’intero complesso è stato realizzato a partire dalla fine del Settecento e completato nel corso dei primi dieci anni dell’Ottocento. L’edificio è a pianta centrale, ispirata a modelli palladiani e tardo rinascimentali della villa italiana; l’impianto strutturale ha una simmetria complessa su base ottagonale. L’apparato decorativo murale è diffuso e ispirato a modelli neoclassici; i pavimenti sono realizzati in seminato alla veneziana con disegni geometrici e decori.

Il restauro filologico – conservativo, ha recuperato gli elementi architettonici, decorativi e strutturali originali: solai in legno, centine per volte in camorcanna, parametri murari. Gli interventi innovativi hanno riguardato l’adeguamento dell’edificio alle esigenze della nuova destinazione, la Sede dell’Istituto Adriano Olivetti, l’ ISTAO, la Scuola superiore di economia.

Restauro delle scuderie di Villa Favorita a Ancona

Archisal- Villa Favorita ISTAO copertina

Restauro delle scuderie di Villa Favorita a Ancona

COLOPHON

Coordinamento e progettazione:

ARCHISAL Studio Salmoni Architetti

Associati

Arch. Vittorio Salmoni

Ing. Giuseppe Lucarini

DETTAGLI

Dove: 

Ancona (AN)


Redazione: 

1997


Realizzazione:

1998

LINK

Istao

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L’intervento di recupero di Villa Favorita e dei suoi fabbricati è completato con il restauro della antica Scuderia con sovrastante casa del custode. 

L’edificio, costituito da un corpo centrale e due padiglioni laterali, ha un disegno armonico e tradizionale con tetti a falda, facciate a mattoni e intonaco. Il nuovo uso ha riconvertito gli ambienti a sede della biblioteca dell’Istituto al piano terra e ad aule didattiche al piano superiore.